Come promesso iniziamo a raccontare alcune delle campagne in corso presso la sede del Club TreEmme e il modo migliore per farlo è andare a ripescare i resoconti postati nei siti dedicati … iniziamo con una campagna di Pathfinder – Emmeret del mercoledì sera, arbitrata da Corra. Ecco cosa è successo nell’ultima avventura …
Determinati a far scarcerare Locke, i nostri decidono di muoversi sul fronte legale pur sapendo di dover affrontare il Sommo Inquisitore De Guillottine sul suo campo.
Dopo una visita ad Hansen per convincerlo a fornirci l’identità di almeno una decina di soldati da far comparire come testimoni, dividono così i loro sforzi:
Zuk e Cael si recano dal leguleio fornito dalla famiglia Drusi, tale Lloyd
Blen e Treirh contattano Irina per prenotare una sessione di trucco e parrucco
Rodario, Levsy e Patience, per scrupolo, decidono di rendere inservibile l’appuntato che il giorno prima ha raccolto le loro deposizioni.
In sintesi, sessione di trucco e parrucco prenotata ed appuntato lasciato perdere per palese esborso di tempo.
La discussione tra Zuk, Cael e l’avvocato si rivela invece molto più proficua. Veniamo infatti informati del fatto che tale avvocato si è già prestato a lavorare per alcuni clienti decisamente scomodi e, come detto da qualcuno, “anfibi”; al gruppo viene comunque suggerito di produrre, oltre ai testimoni vivi, anche i due cadaveri di Roddar e Dench, da far pervenire nottetempo allo studio.
Buon per il gruppo, che, per avere le migliori probabilità di vittoria, dovrebbe anche convincere Kinat, in una maniera o nell’altra, a presentarsi in tribunale.
Decidiamo quindi di recarci dai nostri amici al monastero della Sapienza, dove diamo disposizioni per il trasporto dei corpi e chiediamo al priore di scrutare Kinat. L’incantesimo ha successo e vediamo il goblin parlare con Irsia, nell’arena.
Il piano è presto fatto; introdurci nell’arena, parlare con Kinat e portarlo a più miti consigli. In un modo o nell’altro.
Ci introduciamo nel formicaio dal passaggio segreto di Cyrus ma all’uscita, vicino all’arena, Rodario nota che non si sente volare una mosca, segno che c’è qualcosa di insolito.
Invisibile ed in grado di arrampicarsi sui muri grazie ad una pozione, il nostro abile ladro, procede in avanscoperta, rivelando un’arena pattugliata da gruppi di goblin, guardie umane e gladiatori. Ode inoltre Irsia e Kinat confabulare per perfezionare un possibile accordo ai danni del Rospo.
Tornato indietro a riferire, è tempo per il gruppo di prendere un’altra decisione. Carica a testa bassa od infiltrazione silenziosa? Entrambe ovviamente, ovverosia, carica silenziosa di Zuk e infiltrazione a testa bassa (capovolta) di Rodario. L’idea è semplice: quest’ultimo deve portarsi in posizione tale da tenere sotto controllo i due pezzi grossi mentre gli altri impegnano la sorveglianza.
Come è lecito aspettarsi, scoppia il finimondo, con il bugbear che si apre la strada a colpi di catena chiodata, seguito da Cael e Levsky. Patience in retroguardia, Blen e Treith corrono alle gabbie, per cercare di sbarrare eventuali vie di fuga. Trovano un troll.
Mentre i corridoi vengono ripuliti in relativo silenzio da uno scatenatissimo Zuk, Irsia si rifugia nel suo studio, chiudendosi dentro, mentre Kinat si butta nell’arena, letteralmente, solo per essere ucciso, non prima però di aver lanciato qualche incantesimo offensivo ai non più invisibili Blen e Treith.
Ora il gruppo deve solo vedersela con un troll.
Potete seguire i dettagli della campagna sul sito Pathfinder – Emmeret