CineKritike di Pinna

Rendezvous with Rama

Salve a tutti, 

Incomincerò questa mia rubrica sul cinema non con una recensione ma con una sorta di panel su di un film ancora in produzione. Ovvero: “Incontro con Rama” (Rendezvous with Rama), dal leggendario autore Arthur C. Clark, pubblicato per la prima volta nel 1973, vincitore dei premi Hugo e Nebula. Produzione Alcon Entertainment, con la quale il regista Denis Villeneuve aveva già lavorato con Prisoners (2013) e Blade Runner 2049 (2017) e con Morgan Freeman che ne aveva acquisito i diritti agli inizi degli anni novanta per farne un film con David Fincher, progetto poi finito ovviamente nel limbo dei film mai realizzati. I produttori della Alcon, Broderick Johnson e Andrew Kosove hanno dichiarato che “Incontro con Rama”è la più intelligente opera nel suo genere. Staremo a vedere se non spunta John McClane in canottiera. La trama è nota. Nel 2077 un asteroide precipita nella pianura padana (sì, avete letto bene), causando morte e distruzione. Viene allora creato il progetto Guardia spaziale per catalogare e studiare l’orbita di ogni asteroide nel sistema solare per evitare ulteriori catastrofi. Nel 2131 i radar su Marte identificano un grande oggetto definito come asteroide, ma con il suo avvicinarsi diviene palese che si tratta di una struttura aliena. Una sonda inviata a investigare rivela che l’oggetto, chiamato Rama (dal dio Hindu), è un perfetto cilindro del diametro di venti chilometri e lungo cinquanta chilometri. Il cilindro, simbolo e oggetto di assoluta perfezione proporzionale. L’astronave Endeavour guidata dal comandante Bill Norton è l’unica in grado di raggiungerla prima che esca dal sistema solare. Così Norton e i suoi riescono a entrare nella nave aliena, che si rivela contenere strutture in alcuni casi simili a intere città, altre completamente inconoscibili e misteriose, senza contare creature la cui natura è incomprensibile ma che appaiono del tutto incuranti della presenza umana. Non vi spoilero il seguito per ovvie ragioni. Spero e credo che Villeneuve farà un buon lavoro perché i tempi dilatati, la scoperta dell’ignoto e le connessioni umane sono sempre stati al centro del suo cinema. Tematiche che in Rendezvous with Rama ci sono tutte. Lo vedremo al cinema.